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tutta colpa dello stress

di Silvia Sorvillo

Lo stato di tensione emotiva ha effetti negativi anche sul nostro codice genetico, lo stress danneggia il Dna delle cellule

07 aprile 2001

Nuove ricerche scientifiche ci invitano a prendere la vita con molta più filosofia. Se un tempo, secondo un vecchio detto popolare, la calma era la virtù dei forti, oggi, secondo sofisticate ricerche tecnologiche, si può sostenere che é soprattutto la virtù dei più sani. Da anni é stato accertato il ruolo negativo che lo stress esercita sul nostro sistema immunitario, vedi il diffuso recidivare di tante influenze e la ricorrente tendenza a contrarre le più comuni infezioni. Ora i ricercatori della scuola medica di Houston, in Texas, diretti dal dottor Gailen Marshall jr., hanno scoperto che lo stato di tensione agisce direttamente sul nostro patrimonio genetico, su quel Dna che è il libretto di istruzioni di ogni organismo vivente.

I geni SOS entrano in azione per riparare il danno

Lo stress danneggia il materiale nucleare delle nostre cellule e queste in risposta al danno, fanno immediatamente entrare in funzione un sistema di riparazione cellulare che rimette a posto ogni cosa. Se la lesione è troppo grande il sistema è inefficiente e la cellula, sempre per limitare i danni, si suicida con un meccanismo noto come apoptosi, la morte cellulare programmata. Durante i periodi di stress questi danni si ripetono e il sistema di riparazione, che gli esperti chiamano sistema SOS, entra più volte in azione: ma cosa avviene quando si accumula troppo lavoro per questo meccanismo di controllo?

se il danno è grande allora la cellula si suicida per apoptosi

Se la cellula non riesce a riparare i numerosi guasti provocati dallo stress e non sa riconoscere che è arrivato il momento di suicidarsi, ignora questi errori e si trasforma in cellula tumorale. Lo studio, pubblicato lo scorso febbraio su Journal of Behavioral Medicine, è attualmente oggetto, da parte degli scienziati, di ulteriori approfondimenti. Le nuove ricerche hanno come obiettivo scoprire che relazione c'è tra gli alti livelli di stress e il cancro. Come sono arrivati a queste conclusioni i medici texani? La ricerca è partita dall'osservazione del loro livello di stress nel periodo degli esami. Campionando e analizzando il loro sangue hanno scoperto che 12 di loro, su un totale di 16 laureandi, avevano i livelli della proteina riparatrice molto alti proprio nel periodo di maggiore tensione universitaria. Neanche la fredda logica scientifica sfugge allo stress.






Scienzità è stato realizzato da Silvia Sorvillo e Vittorio Sossi