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Le pagine sui fumetti in rete| cronologie e schede | Dylan Dog Cronologia | Dylan Dog Color Fest
scheda realizzata da Vittorio Sossi
ATTENZIONE: nelle sinossi troverete anticipazioni sulla storia, anche se cerco di mantenermi sul vago.
Le immagini sono proprietà dei rispettivi autori, sempre indicati, e utilizzate solo a scopo informativo.
Dylan Dog Color Fest 1
collana: Dylan Dog Color Fest
periodicità: annuale
Data Uscita: agosto 2007
pagine: 132
prezzo: 4,80 euro
sommario:
1- Dylan in Wonderland
2- Fuori Tempo Massimo
3- L'accalappiasogni
4- Il Vampiro dei Colori
editore: Sergio Bonelli Editore
copertina di Gabriele dell'Otto
© Sergio Bonelli Editore
Premessa
Il Dylan Dog Color Fest è una nuova pubblicazione, nelle intenzioni annuale, lanciata dalla Sergio Bonelli Editore, nell'agosto 2007. Questa collana ha due caratteristiche peculiari: il colore, che non rientra nelle scelte editoriali della Bonelli ed è stato riservato negli anni solo per albi significativi e celebrativi, e il fatto che contiene storie brevi di autori ospiti che collaborano per la prima volta con Dylan Dog oppure non fanno parte dello staff principale.
Se le cose resteranno così la collana si preannuncia interessante. Speriamo che continuerà a proporre storie fuori dagli schemi e lontane dalla quotidianità della serie mensile, e non si trasformi in un miniMaxi Dylan Dog a colori. Obiettivo parzialmente centrato da questo primo numero.
Ovviamente, data la natura delle storie di Dylan Dog, mi terrò molto vago sulla trama quando necessario per non rovinare la sorpresa a nessuno.
La storia di apertura ci conduce mano nella mano in una dimensione onirica e fanciullesca della realtà. Due bambini, Dylan e Alice, esplorano un mondo meraviglioso, un Luna-Park incredibile e colorato in cui si mescolano gioia e paura.
La gioia della scoperta e della fantasia e la paura della realtà.
Sentiamo che qualcosa di triste o terribile è accaduto o sta per accadere. Sia nei flashback di Dylan con Alice sia per l'ombra minacciosa che li insegue e riesce sempre a trovarli e a raggiungerli, non importa dove si nascondano o quanta fatica facciano per sfuggirgli...
Il classico dei classici degli anni '80. Il serial killer indistruttibile e inarrestabile che semina morte e distruzione con il solo ausilio di un'arma bianca, possibilmente mooolto grossa, in questo caso un'ascia bipenne, e chiaramente riconoscibile al primo impatto per un abbigliamento o una fisicità particolare, in questo caso un cappello a cilindro decisamente bislacco.
Axel Neil si sveglia dopo 20 anni e passa di coma e Londra riprecipita nell'incubo. Riuscirà Dylan Dog a fermare questo relitto del passato che l'utlima volta ha richiesto l'intervento dello Special Air Service per abbatterlo?
Una storia ironica e malinconica che sembra un manifesto di intenti dell'autore prossimo ad entrare nello staff di Dylan Dog, e co-creatore dei meritevoli John Doe e Detective Dante. Ma siamo sicuri che le storie ottantastyle siano ancora attuali?
Una curiosità: nella vignetta celebrativa dei mostri cinematografici (insieme al Damien di Sclavi) nessuno viene indicato per nome tranne Michael Myers che viene indicato con il nome di uno degli attori che lo hanno interpretato: Tony Moran (esigenze di Copyright?)
Billy ha perso il suo amico immaginario. un cagnone a strisce arancioni di nome Baldo.
Suo padre, un ex-collega di Dylan chiede all'amico di mentire al ragazzo, suo grande ammiratore, per distoglierlo dalla triste apatia in cui è piombato.
Dylan a malincuore e a fin di bene mangia il boccone amaro ma scopre che ci sono mondi fantastici che non ha ancora visitato.
L'eterna lotta tra Peter Pan e Capitan Uncino (con tanto di coccodrillo finale) per non abbandonare le proprie fantasie crescendo e "maturando".
Anche se sinceramente non ho mai amato le storie di Faraci su Dylan questa, a mio parere, è la storia più divertente dell'albo. Raccontata con leggerezza in un sapiente contrappunto tra didascalie, dialoghi e disegni, sullo stile delle Grandi Parodie dei fumetti italiani della Disney.
Un uomo viene rinvenuto in un parco londinese con due segni sul collo: è vittima di un vampiro particolare. Non succhia sangue ma toglie ogni colorazione dalle sue vittime. Lasciandole incolori e mute.
Dylan viene trascinato in questa indagine dall'incontro con Ellen: anche lei probabilmente vittima del vampiro, incapace di parlare e completamente grigia.
Ma perchè la ragazza mostra tanto entusiasmo per il mondo e i suoi colori? è la nostalgia per quello che ha perso o la verità è un'altra?
La storia si basa su un'idea certamente non originale, ma abilmente camuffata: che ovviamente mi guardo bene dal rivelarvi.
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