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Le pagine sui fumetti in rete| cronologie e schede | Zagor

Scheda sul numero 107 in edicola di Zagor

scheda realizzata da Vittorio Sossi
ATTENZIONE: nelle sinossi troverete la trama della storia.
Le immagini sono proprietà dei rispettivi autori, sempre indicati, e utilizzate solo a scopo informativo.

Copertina
copertina di Gallieno Ferri 
			© Sergio Bonelli Editore

Zagor 107

collana: Zenith Gigante 158

periodicità: mensile

Data Uscita: giugno 1974

pagine: 100 - 96 tavole

prezzo: 250 lire

Titolo:
Ritorno a Darkwood

Storie:
1- Il Buono e il Cattivo (quarta parte)
2- Ritorno a Darkwood (prima parte)

Note: si conclude il Buono e il Cattivo e inizia Ora Zero (Ritorno a Darkwood)

editore: Sergio Bonelli Editore

copertina di Gallieno Ferri
© Sergio Bonelli Editore

Le Storie

Il Buono e il Cattivo (quarta parte)

autori: Guido Nolitta storia, Gallieno Ferri disegni

Personaggi principali: Bobby e Simon, cugini e nemici; Bat Batterton investigatore privato; Icaro la Plume aviatore

Ritorno a Darkwood (prima parte)

autori: Guido Nolitta storia, Franco Donatelli disegni

Personaggi principali: Hellingen, scienziato; Tonka capo mohawk;

Sinossi

1- Il Buono e il Cattivo (quarta parte)

- continua da Terre Bruciate

- Si conclude la sanguinosa gara tra Bobby e Simon iniziata in Zagor 104.
Lo scorso numero, si era chiuso con un colpo di scena: il responsabile dei sabotaggi alla spedizione di Bobby e anima nera di tutti i morti disseminati lungo il percorso era il notaio Klaus Fiedermann, che ora spiega i motivi del suo comportamento mentre tiene sotto tiro tutti i protagonisti.
Una clausola testamentaria lo incorona come unico erede del patrimonio di Murchisson nel caso i due nipoti non portassero a termine il compito o cadessero nel tentativo. Fiedermann si prepara a completare l'opera e uccidere quindi tutti i testimoni, a cominciare da Simon.
Ma Archer non ci sta, di fronte a tanto cinismo agisce d'impeto e riesce ad uccidere il notaio prima che qualcun altro muoia a causa dell'avidità.

- Simon dal canto suo si rivela migliore di quanto non sembrasse. Raccolto il misterioso oggetto custodito nella scatola, una pipa, la usa e, dopo un po' di tirate, decide di prendere solo la parte di eredità che gli serve a riscattare la sua sala da gioco a Boston, centotrentamila dollari e lasciare a Bobby il resto.
Il cugino non è da meno. Bobby decide di prendere solo la somma necessaria a comprare una piccola libreria a New York. Il resto dell'eredità tornerà agli abitanti di Rapid City, che ne sono i veri proprietari e che forse così potranno ricordare Henry "Master" Murchisson con un affetto più sincero.

2- Ritorno a Darkwood (prima parte)

- Dopo sette, otto mesi (tempi fumettistici) Zagor e Cico sono tornati finalmente nella foresta di Darkwood. La loro peregrinazione era iniziata, se non ricordo male, con l'avventura Zagor il Ribelle (assalto alla banca) , che si era conclusa con la triste morte di Manetola, nei numeri 89 e seguenti.
Questa avventura e la precedente, Odissea Americana, hanno dato il via ad una sequenza di storie fra le migliori di Zagor, che continueranno per parecchi numeri, che lo hanno visto girovagare per l'America, con una puntatina in Messico ed Haiti, per affrontare rivoluzioni, zombie, pirati, Apaches, i Congiurati della Louisiana, e, per ultima, la rocambolesca sfida fra Bobby e Simon.
Ci si aspetterebbe che il ritorno a casa fosse dei più rilassanti possibili... Invece sarà il preludio ad un vero e proprio incubo.
E le avvisaglie si vedono subito...

- I due amici hanno intenzione di chiedere ospitalità nella capanna di Walter Doney, ma la trovano deserta. Il proprietario sembra aver sbaraccato portando con sé tutte le suppellettili, stessa situazione quando arrivano da Tom Brett, un altro trapper. Ancora più inquietante invece è lo scenario che trovano all'accampamento dei Pamlico.
Il campo sembra essere stato distrutto da un incendio improvviso. Ma perché gli indiani avrebbe lasciato tutti i preziosi utensili, le pelli, le armi persino, senza portarli con loro, anche nella remota ipotesi che non avessero potuto arginare l'incendio?

- Zagor ha un terribile presentimento. Darkwood sembra una scatola vuota popolata solo da piante e animali ma senza più traccia di ogni insediamento umano.
Giunti in vista della capanna di "Testadura" Jones i due amici, però, vedono una luce. Qualcuno si è acceso una cicca!
Entrano con animo risollevato, ma, nella completa oscurità, Jones li aggredisce, fino a quando Zagor non si fa riconoscere.

- Il povero trapper è terrorizzato, teme di essere catturato o ucciso dai soldati di Fort Bravery. Davanti allo sbigottimento di Zagor, si affretta a raccontare la causa delle sue paure.

- C'è stato un avvicendamento a Fort Bravery che ha coinvolto il comandante, il nuovo è il colonnello Kraizer, e l'intera guarnigione. Il primo provvedimento adottato da Kraizer è stato quello di revocare il permesso di cacciare a tutti i trapper e invitarli ad abbandonare Darkwood. Loro hanno provato a ribellarsi ma hanno desistito di fronte alla minaccia di finire in gattabuia.
Ma c'è qualcosa di ancor più inquietante: l'incendio nel campo dei Pamlico non è stato accidentale, ma causato da un fulmine straordinario esploso a ciel sereno! E tali eventi si sono verificati anche in altri accampamenti.
Da allora Jones è vissuto come un animale braccato, fidandosi di tornare alla capanna solo a notte fonda.

- Zagor è abbattuto. Durante la sua assenza la comunità e l'utopia di pace che aveva creato si è disgregata.
Che non ci sia alcuna esagerazione nella ricostruzione di Jones lo scopriamo subito dopo. Una pattuglia di soldati circonda la capanna e, per tutta risposta al tentativo di conciliazione di Zagor, esplode una salva di fucileria.
Cico e Jones cadono a terra e Zagor, furioso, mette fuori combattimento tutti i nemici.
Per "Testadura" non c'è nulla da fare, mentre Cico per fortuna è ferito solo di striscio alla tempia.
Quando Zagor si china ad esaminare i soldati scopre, con somma sorpresa, che sono tutti morti, persino quelli che dovrebbero essere solo svenuti.
Cico nota con arguzia che i militari hanno delle strane cinture, ma Zagor ha altro per la testa e non si sofferma sul particolare.

- I due amici giungono stremati a Fort Bravery, dopo una marcia forzata che ha fatto perdere i sensi a Cico.
Lo Spirito con la Scure si mette subito nei guai davanti alla ottusità dei militari ma, per fortuna, il colonnello Kraizer si dimostra molto accomodante.
Si dichiara sorpreso dell'accaduto alla capanna di Jones: a suo dire nessun militare si è allontanato dal forte per missioni di pattugliamento.
Ipotizza che i soldati provenissero da Fort Pitt o Fort Henry.
Zagor, in parte blandito dall'atteggiamento del colonnello, gli rinfaccia la strana tattica utilizzata per mantenere la pace a Darkwood. Il colonnello non recede di un passo e l'incontro finisce in uno stallo.

- Appena tornato al rifugio, Zagor batte come un forsennato i tamburi per comunicare con gli accampamenti indiani della zona, ma nessuno gli risponde. Fino a quando poco più tardi, in piena notte, arriva la risposta di Tonka.
Zagor e Cico si allonantano dal rifugio per raggiungere l'amico. Appena in tempo!
Un misterioso fulmine squarcia il cielo e il rifugio esplode come se fosse saltato in aria.
Ma non c'è tempo per le domande. La palude pullula di soldati pronti a fare la pelle ai due amici... (continua)

- continua su Ora Zero!

Puoi trovare la trama completa della storia con tutti i luoghi e i personaggi a questo link nel mio sito Il Viaggio di Zagor

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