trame e sottotrame si intersecano in questo numero fondamentale che vede le avventure di Magico Vento ampliare il proprio campo d'azione.
Inoltre questo numero è il primo di una serie di 4 avventure strettamente consequenziali.

Coda-di-Toro è chiamato ad una importante decisione che segnerà le sorti della sua gente. Seguire il ribelle Toro Seduto o accettare di trasferirsi nella riserva sotto la guida di Nuvola Rossa. Daino Rosso incarna le perplessità dei giovani guerrieri che fremono per intraprendere la strada della ribellione. Alla fine non abbandonerà il suo capo e la tribù resterà compatta nella riserva.

Poe si rende conto che le vie della politica sono tortuose e difficili da comprendere lasciando poco spazio agli ideali e al bianco e nero. I suoi amici di sempre, Jim Brennan e Ronnie Leonard, hanno seri dubbi sull'onestà dell'amministrazione Grant e l'Omaha Morning si schiera con il partito democratico. A rendere ancora più penoso il conflitto di coscienza di Poe, un esponente di spicco del partito si rivela essere il generale George Armstrong Custer, noto massacratore di indiani!

Fulton invia Dick Carr, nell'identità di Henry Task, a tenere a bada Poe e a tallonare Custer. Il generale si esibisce in un discorso pesante contro Il presidente Grant, e denuncia la corruzione in seno alla Casa Bianca.

Magico Vento arriva a Fort Laramie, un luogo carico di ricordi dolorosi legati al barbaro omicidio di suo padre, Roderick. Il forte è turbato dalla presenza degli spettri afflitti di Porta Acqua e del tenente Edwin Wood: amanti che hanno visto naufragare il loro amore per la diffidenza e l'odio che separava gli uomini bianchi e gli uomini rossi. La loro apparizione lascia presagire tempi oscuri per la pace.

Il nucleo centrale della storia vede Magico Vento e la famosa e famigerata Calamity Jane, combattere contro il disonesto agente indiano Wilson, che affama la gente di Nuvola Rossa.

Sullo sfondo, invisibili ma minacciose, la Northern Pacific e la Volta Nera.
(Vittorio Sossi)