47

numeri

30 - 32
(81/83)
Collezione 14 - 15

copertine

Zagor 30
Zagor 31
Zagor 32
Collezione storica 14
Collezione storica 15

Violenza a Darkwood (Guerra!)

188 pagine

testi: Guido Nolitta

disegni: Gallieno Ferri

Locazioni

Personaggi
La storia
Gli avversari
colonnello Howard, disegno di Gallieno Ferri
Howard
Nakoola, disegno di Gallieno Ferri
Nakoola
Molti Occhi, disegno di Gallieno Ferri
Molti Occhi
Bob Howard, disegno di Gallieno Ferri
Bob Howard
Harvak, disegno di Gallieno Ferri
Harvak

- La carovana del colonnello Howard, il nuovo comandante di Fort Holborn, viene inspiegabilmente attaccata dagli indiani e suo figlio Bob, rapito.

- Zagor e Cico arrivano sul posto a massacro avvenuto e rinvengono il colonnello Howard, ferito e privo di sensi ma non in pericolo di vita.
Sul luogo della sciagura si presenta inoltre Alan Webb, il proprietario dell'emporio di Fort Holborn, insieme a un gruppo di cacciatori. Dopo un primo fraintedimento, Webb e gli altri hanno preso a fucilate Zagor e Cico scambiandoli per gli indiani, Webb offre a Zagor tutta la sua collaborazione.

- Quando il colonnello riprende i sensi e si rende conto del massacro e, soprattutto, del rapimento del piccolo Bob è accecato dalla rabbia e annuncia che non lascerà nulla di intentato per ritrovare suo figlio: al punto da ricorrere all'aiuto di una milizia speciale dell'esercito, i famigerati Lupi Neri, comandati dallo spietato Otto Kraus: un gruppo di mercenari e assassini macchiatisi di abominevoli stermini.

- Zagor guadagna un po' di giorni impegnandosi a ritrovare il bambino per scongiurare quella che si trasformerebbe in una vera e propria guerra.
Il suo giro tra le tribù, prima gli Shawnee e poi i Chippewa si risolve però in un nulla di fatto. I due capi non sanno nulla dell'aggressione e del rapimento del piccolo Bob.

- Anche il capo dei Mohicani, Nakoola, dichiara di aver abbandonato da tempo la belligeranza. Zagor non ha motivo di dubitare della sua sincerità ma un guerriero, Dente di Lupo, torna da un battuta di caccia indossando una divisa dell'esercito.
Zagor gli chiede dove l'abbia presa ma il guerriero si rifiuta di rispondere e reagisce d'orgoglio sfidandolo a duello. Zagor vince e Nakoola gli spiega che Dente di Lupo possiede la giacca da molti anni e non può essere responsabile dell'aggressione.
La cosa potrebbe risolversi senza spargimenti di sangue ma Dente di Lupo, mortificato per la sconfitta, scaglia a tradimento una lancia che ferisce gravemente Zagor. Nakoola lo uccide ma Zagor, che vuole mantenere la sua nomea di inviato di Manito, rifiuta ogni soccorso e si allontana grondando sangue.
Dopo un po' perde i sensi nel folto della foresta. Per fortuna il simpatico e bizzarro stregone della tribù, Molti Occhi, che non si è mai lasciato incantare dalla storiella dell'inviato di Manito, lo ha seguito e gli presta le cure necessarie per tornare in forma. Peccato che nel frattempo siano trascorsi quattro giorni preziosi.

- Così quando Zagor giunge al campo dei Fox, scopre che è stato attaccato e distrutto.
Tutti gli indizi lasciano pensare a un'incursione dell'esercito. Poco dopo viene raggiunto da Cico che conferma le peggiori previsioni:
un cacciatore, Tommy Galter, si è presentato al forte con la camiciola di Bob macchiata di sangue. Il colonnello ha quindi scatenato i Lupi Neri contro le tribù di Darkwood in una cieca rappresaglia.

- Il giorno successivo i due amici si imbattono in quattro Lupi Neri che stanno trasportando dei prigionieri Fox scampati al massacro in un campo di concentramento. In realtà hanno avuto l'ordine di trucidarli lontano dagli occhi del colonnello Howard, che, anche se pazzo di rabbia, è pur sempre un militare con il senso dell'onore.

- Zagor libera i Fox e poi va in visita al campo della milizia, dove ha l'occasione di scontrarsi con il crudele Kraus. Si salva dalla vigliacca aggressione dei Lupi Neri solo per la presenza di Howard. La cosa interessante è che nella tenda del comando è presente anche Alan Webb che è diventato un consigliere fidato del colonnello.
Kraus lo saluta con una scudisciata in pieno volto e Zagor gli promette vendetta: è guerra!
Prima di allontanarsi sconfitto dal campo, lo Spirito con la Scure scopre che le prossime vittime della rappresaglia sono una tribù di Pennacook che si è asserragliata alle sorgenti del Dusty Creek.

- Subito dopo, all'emporio di forte Holborn, Zagor e Cico, si imbattono in Galter, il cacciatore che aveva ritrovato la camicia insanguinata di Bob.
Insospettiti per il fatto che l'uomo acquisti un libro illustrato lo seguono e scoprono che il figlio del colonnello non è stato rapito dagli indiani ma tenuto nascosto in una caverna da Galter e altri due tagliagole. I tre hanno avuto l'ordine di uccidere il ragazzo, che ormai ha espletato il suo scopo. Zagor impedisce il misfatto e scopre che i tagliagole sono agli ordini di Alan Webb, che ha organizzato la messinscena per scatenare lo sterminio degli indiani di Darkwood e impadronirsi dei territori di caccia.

- I due amici si separano: Cico si prende l'incarico di riportare Bob da suo padre in modo da farlo rinsavire e impedire il massacro dei Pennacook e Zagor invece si precipita alle sorgenti del Dusty Creek per resistere insieme agli indiani all'assalto dei Lupi Neri che ormai li hanno circondati.

- Nonostante Cico riesca nell'impresa, nonostante Bob smascheri Alan Webb, il colonnello Howard intende rispettare i regolamenti, che gli impongono di non interferire con i Lupi Neri che non rispondono alla catena di comando dell'esercito regolare.
Cico se ne va deluso, pronto a morire al fianco di Zagor e, infilandosi in un tronco cavo, riesce a passare attraverso le file della milizia e a raggiungere gli assediati.

- I Pennacook, galvanizzati dalla presenza di Zagor, resistono e respingono i primi due assalti, ma la superiorità numerica, tattica e logistica dei Lupi Neri è soverchiante. Durante l'ultimo assalto però, la milizia di Kraus viene falcidiata da una scarica di fucileria: il colonnello Howard, guidato dalla sua coscienza ha deciso di intervenire.
Presi tra due fuochi, allo sbando per la fuga vigliacca di Kraus, i Lupi Neri vengono massacrati. Il tenente Cordero si arrende con gli ultimi uomini rimasti.
Zagor insegue e bracca Kraus per un giorno e una notte prima di affrontarlo in una lotta senza esclusione di colpi. Il capo dei Lupi Neri mette alle corde lo Spirito con la Scure che crolla a terra, ma prima che Kraus possa finirlo, viene giustiziato dal caporale Kowalsky, disgustato per la fuga vigliacca del suo superiore.
Kowalsky poi rivolge la sua furia contro Zagor che è costretto a ucciderlo.

SCHEDE SU FUMETTANDO: Zagor 29 e 30

Note

Una bella storia narrata dal duo Nolitta-Ferri: Zagor contro tutti, un avversario nascosto infido e sleale, Webb, un avversario palese sanguinario e vile, Kraus, l'inaffidabile colonnello Howard che tentenna e cambia idea troppo spesso prima di riacquistare la lucidità, rapporti di forze a sfavore, Zagor sempre protagonista, un piccolo giallo - ininfluente ma sempre ben accetto, un sacco di ingredienti che rendono questa storia memorabile, seppur non tra i capolavori assoluti.
Zagor si scontrerà altre volte con reparti militari deviati: come il Tropical Corp o le Green Jackets, i traditori al servizio di Hellingen...

Prima apparizione di Molti Occhi. Già dalla prima vignetta ci accorgiamo che è uno stregone particolare: indossa un paio di occhiali!
Nelle vignette successive lo stregone si racconta e delinea tutte le sue caratteristiche. La sua abilità come sciamano tradizionale è poco più che nulla, mentre apprezza le invenzioni e le cure dei bianchi. Detesta la guerra in quanto per lui i periodi di conflittualità significano sempre grossi guai per le assurde richieste dei capi, come ad esempio le pozioni di invunerabilità. Però è un imbroglione che opera sempre con arguzia e a fin di bene. Sa benissimo che Zagor è solo un uomo dalle incredibili qualità e non un essere soprannaturale, tanto meno un inviato di Manito. Apprezza lo sforzo sovrumano con cui mantiene la pace a Darkwood e, nel corso della saga zagoriana, sarà un prezioso alleato, contribuendo, con trucchi e stratagemmi ingegnosi, a preservare intatto il suo mito, proprio lui che è agnostico nei suoi confronti.
Nel corso della saga il lato scettico verso il soprannaturale e la mitologia tradizionale dei nativi americani verrà gradualmente stemperato, ma Molti Occhi non perderà le caratteristiche che lo rendono unico tra gli sciamani di Darkwood.

Il tenente Cordero sopravvive allo scontro e sarà la staffetta che consentirà a Ade Capone di sceneggiare la sua ultima storia per Zagor: Il Ritorno dei Lupi Neri

Nella storia Nolitta enumera tra i massacri perpetrati dai Lupi Neri la spedizione punitiva sul Sandy River, probabilmente ispirandosi al massacro del Sand Creek. Userà lo stesso toponimo per l'avventura Sandy River e gli albi seguenti: Zagor 133 - Sandy River, Zagor 134 - Spedizione Punitiva e Zagor 135 - il Palo della Tortura. Anche in quel caso sarà un rapimento, quello di Cinzia Bradmayer a scatenare la rappresaglia dell'esercito.

Un'altra curiosità in questa storia: Zagor all'emporio del forte compra una nuova pistola. Forse è il primo e unico caso nella gestione Nolitta in cui viene fatta menzione specifica dell'arma: una colt revolver Dragoon. Anche in questo caso è comunque un'arma ideata e messa in commercio molto tempo dopo (1848)

Cicorabilia:

  • Cico, a forte Holborn cerca di spacciare code di cavallo per scalpi, rivendendole ai soldati.
    L'arrivo dello stalliere del forte, Pop, svela l'inganno e il messicano è costretto a una precipitosa fuga.
  • Si improvvisa Menenio Agrippa rotolando in una botte per superare lo sbarramento di sentinelle e raggiungere la tenda del colonnello Howard: fortunatamente la botte non era ricoperta di chiodi!
  • Il piano di superare le fila dei Lupi Neri infilandosi in un tronco cavo funziona fin troppo bene, tanto che i militari lo usano come bersaglio per una sfida di lancio di coltelli.
Alan Webb, disegno di Gallieno Ferri
Alan Webb
Dente di Lupo, disegno di Gallieno Ferri
Dente di Lupo
Otto Kraus, disegno di Gallieno Ferri
Otto Kraus
Kowalsky, disegno di Gallieno Ferri
Kowalsky
Cordero, disegno di Gallieno Ferri
Cordero
Tommy Galter, disegno di Gallieno Ferri
Tommy Galter
Saltman, disegno di Gallieno Ferri
Saltman
Barnaby, disegno di Gallieno Ferri
Barnaby