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disegno di Gallieno Ferri

i viaggi di Zagor


I Viaggi

Forse nemmeno Ulisse con la sua Odissea
avrebbe potuto vantare una tale ricchezza di avventure e peregrinazioni
in terre inesplorate quanto lo spirito con la scure.

La sua convulsa opera di pacificazione, il suo carattere generoso,
e la sua innata inclinazione per l'esplorazione, lo hanno portato spesso lontano dalla sua amata Darkwood
in terre remote e sconsciute.

Una lettera recapitata in modo stravagante dall'efficiente Drunky Duck,
un richiamo onirico di uno stregone indiano,
una sensazione di pericolo,
bastavano ad innescare il desiderio di Zagor di tuffarsi nell'azione,
per disgrazia del buon Cico sempre refrattario ai movimenti e ai guai.

Via.
Per mare, per terra, a cavallo e a piedi (se non su qualche stramberìa di quello scriteriato di Icaro la Plume.)
Viaggi lunghi o brevi, mai tranquilli e sovente densi di pericoli mortali,
con improvvisati compagni di viaggio.
In base alle testimonianze raccolte Zagor non si sarebbe limitato
a percorrere in lungo e in largo il nuovo continente,
ma avrebbe varcato l'oceano verso la vecchia Europa,
e addirittura nel misterioso continente nero. Non ho vagliato le testimonianze ma mi sono limitato a riportare i resoconti
tanto sono stati affascinanti i racconti che ho raccolto per
la stesura di questo capitolo. Vive , trascinanti e coinvolgenti che sembra anche a me reale l'emozione di sempre nuove scoperte

in fede        Robert Short

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