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numeri

Zagor 3/4
(Zenith 54/55)


Collezione 2

copertine

zagor 3
zagor 4
Collezione storica 2

L'oro del fiume (La Valle Proibita)

143 pagine

Testi: Gallieno Ferri

Disegni: Gallieno Ferri

Locazioni

Personaggi
La storia
Gli avversari


Boston Joe, disegno di Gallieno Ferri
Boston Joe
Cervo Fuggente, disegno di Gallieno Ferri
Cervo Fuggente

Trama

La banda costituita da Martin il Rosso, Mingo e Scott, ha rapinato la banca di Jamestown e nascosto il bottino in una grotta sotto una piccola cascata alle sorgenti del fiume Yellow Creek.
Il nascondiglio segreto viene scoperto dall'anziano cercatore d'oro Boston Joe, che sorpreso dall'arrivo dei tre banditi, getta frettolosamente alcuni sacchetti d'oro sul fondo del laghetto alla base della cascata, ma viene ferito seriamente ad una spalla mentre si dà alla fuga.

Zagor e Cico lo rinvengono svenuto a poca distanza dal rifugio e lo curano, tanto che Boston Joe due giorni dopo è già in piedi, pronto a tornare a Sharon dopo aver ringraziato i suoi salvatori.
Zagor lo lascia andare, anche se non ha creduto alla storiella che l'anziano cercatore d'oro gli ha propinato per spiegare la sua ferita: una fantomatica aggressione da parte di um misterioso indiano.
Appena il cercatore si allontana si mette però in cerca di tracce per ricostruire la dinamica degli eventi.

Martin il Rosso e la sua banda, nel frattempo, hanno seguito le tracce del fuggitivo e sono giunti al rifugio dove sorprendono Cico da solo.
Credendolo un complice del ladro Martin inizia a frustarlo per farsi rivelare il nascondiglio di Boston Joe.
Il messicano per guadagnare tempo li porta in giro per la foresta, con la speranza di imbattersi in Zagor, cosa che fortunatamente avviene.
Zagor riesce a mettere fuori combattimento i tre banditi, anche se l'abilità con la frusta di Martin il Rosso lo spiazza in un primo tempo.

Martin messo alle strette racconta una mezza verità, sostenendo di essere anche lui un cercatore d'oro, derubato proprio da Boston Joe.
Zagor ancora una volta fa finta di credere alla storia dei tre banditi e li lascia andare. Poi insieme a Cico si reca a Sharon per interrogare Boston Joe.
Martin e gli altri però giungono contemporaneamente nella cittadina, si imbattono per primi in Boston Joe e riescono a sapere che la parte del bottino mancante è sul fondo del torrente.
Dopo aver sparato al cercatore si allontanano in fretta per recuperare l'oro del fiume.
Zagor assiste Joe negli ultimi momenti di vita e gli promette che catturerà i suoi assassini.
Il cercatore poi gli chiede un secondo favore: aveva rubato l'oro non per ingordigia, ma per finanziare una spedizione nel territorio dei Fox e cercare di scoprire che fine aveva fatto suo nipote Robert, rapito dagli indiani tempo prima. Zagor gli promette di ritrovarlo.

Alle sorgenti dello Yellow Creek si consuma l'ultimo scontro fra Zagor e la banda di Martin il Rosso: scontro che si conclude con la morte di Martin e Mingo.
Dopo aver consegnato Scott allo sceriffo di Sharon, Zagor e Cico si mettono subito in marcia per raggiungere il campo di Corvo Giallo, dove dovrebbe essere prigioniero il piccolo Robert.

Lungo la strada rinvengono un gran numero di carcasse di bisonti uccisi a fucilate e poi si imbattono in un carro guidato da due tipi loschi: Harry Watson e Bryan.
Il conestoga è carico di fucili, ma i due hanno una bolla di accompagnamento che spiega che le armi sono destinate all'avamposto di Fort Sill.
Lasciati i due, Zagor e Cico si imbattono in Oglalla, capo dei Sachs, che sta conducendo la sua tribù in un altro territorio di caccia.
Oglalla rivela a Zagor che i Fox hanno una grande disponibilità di fucili e li usano per fare strage di bisonti.
Zagor ci mette poco a concludere che i fucili di Watson sono destinati a Corvo Giallo e non all'esercito.

Zagor e Cico si intrufolano nel campo dei Fox, dove hanno conferma dei loro sospetti, ma vengono catturati e legati saldamente. Corvo Giallo e il grosso della tribù partono poi per una battuta di caccia.
Mentre sono prigionieri i due amici conoscono un giovane fox, Cervo fuggente, nel quale non faticano a riconoscere il nipote di Boston Joe, Robert. Il ragazzo però non conserva alcun ricordo della sua vita passata.

Zagor e Cico riescono a liberarsi e si precipitano al Colle dei Falchi per cercare di impedire la carneficina dei bisonti; arrivano però troppo tardi.
La mandria, spaventata dalle fucilate e da un incendio, si infila al galoppo nel canalone nel quale c'è il villaggio dei Fox. Sarebbe un disastro se Zagor, in groppa ad uno dei bisonti, non riuscisse a deviare la folle corsa del branco.
Nel frattempo Cervo Fuggente dà prova di grande coraggio quando cerca di fermare i due trafficanti di armi, che intendevano lasciare il villaggio per salvarsi la pelle, abbandonando i Fox al loro destino.

Corvo Giallo, colpito dalla generosità di Zagor, recede da qualsiasi intento bellicoso. Per sdebitarsi gli confessa che Cervo Fuggente è veramente Robert. Lo aveva salvato lui stesso tempo prima e cresciuto come un figlio.
Zagor lascia il campo portando con sé il ragazzo ma, quando si rende conto della tristezza nei suoi occhi, capisce che di Robert non è rimasto più nulla e lascia il giovane Cervo Fuggente tornare dalla sua gente e dal suo padre adottivo.

NOTE

Dopo la rocambolesca avventura precedente, Ferri torna a classiche tematiche western, scegliendo un approccio più drammatico (la morte di Boston Joe, il bambino rapito), pur ritagliandosi uno spazio comico affidato all'incredibile verve di Cico.
Di fatto la storia, abbastanza lunga per l'epoca, consta di due trame tenute assieme solo dal personaggio di Boston Joe, innesco delle storie come autore del furto nella prima parte e zio del bambino rapito, protagonista della successiva.

Cicorabilia:

  • Cico sembra in balia della frusta di Martin il rosso fino a quando lo spietato criminale non gli strappa via uno dei baffetti. Il messicano combatterà come un leone, in verità se la dà a gambe, per difendere il secondo baffetto.
  • Segue Zagor e si infiltra nella mandria di bisonti, dopo essersi camuffato da uno di loro. Mentre a Zagor va tutto liscio, Cico viene invece insidiato da un capomandria, che si infuria non poco quando scopre che la presunta bisontessa è in realtà un messicano panciuto.
Martin il Rosso, disegno di Gallieno Ferri
Martin il Rosso
Corvo Giallo, disegno di Gallieno Ferri
Corvo Giallo