16

numeri

Zagor 10/11
(Zenith 61/62)
Collezione 5
Collezione 6


copertine

zagor 10
zagor 11
Collezione storica 5
Collezione storica 6

Tragedia nella palude - Uno Strano Violinista

72 pagine

Testi: Guido Nolitta

Disegni: Gallieno Ferri

Locazioni

Personaggi
La storia
Gli avversari


Quattro Ossa, disegno di Gallieno Ferri
Quattro Ossa

Trama

Mac Barry, il trafficante strapazzato da Zagor nella sua prima avventura, torna in scena in grande stile con un piano semplice semplice, articolato in due punti:
1- Riprendere il contrabbando di armi in grande stile anche a costo di scatenare una rivolta generale delle tribù di Darkwood.
2- Togliere di mezzo Zagor, l'unico che potrebbe intralciare i suoi piani, cogliendo anche l'occasione per vendicarsi dell'uomo che ha distrutto la sua organizzazione. Senza contare che passare per l'uomo che ha ucciso lo Spirito con la Scure, incrementerebbe il suo prestigio e la sua capacità di contrattazione con i capi tribù di Darkwood.

Per sbrigare la seconda pratica, non si perde in macchinazioni o arzigogoli. Ha assoldato un killer, Coffin, dotato di un nuovissimo e micidiale fucile di precisione, in grado di colpire uno scoiattolo a decine di metri di distanza.

Insieme ai suoi complici, Lomax e Scure Rossa, Mac Barry si apposta in prossimità del rifugio e, alla prima occasione utile, Coffin esplode il suo proiettile mortale e Zagor si accascia al suolo davanti a un Cico sconvolto.

I banditi si allontanano lasciando il povero messicano a disperarsi convinti di aver tolto di mezzo, una volta per tutte, lo Spirito con la Scure. Scure Rossa sparge la voce della morte di Zagor e organizza la rivolta delle tribù di Darkwood assicurandosi la complicità di altri capi indiani. Mac Barry e Lomax invece si preparano a vendere copiosi carichi di fucili alle tribù in rivolta.
I tre lestofanti si danno appuntamento, accompagnati anche da Coffin, nel campo dei Wyandot di Scure Rossa, per definire gli accordi proprio in occasione del Consiglio di Primavera (prima volta che viene nominato), al quale parteciperanno i capi delle tribù di Darkwood.

I quattro lestofanti hanno risparmiato Cico e questo è stato il loro più grande errore. Il messicano si rende conto che Zagor non è stato colpito al cuore come temeva, anche se la ferita è estremamente grave. Raccolto tutto il suo coraggio, e ne ha parecchio nelle occasioni che contano, opera lui stesso Zagor per estrarre la pallottola, salvandogli la vita.

Proprio durante la sua convalescenza Zagor sente i tamburi della foresta propalare la notizia della sua morte. I Wyandot di Scure Rossa ospiteranno il Consiglio di Primavera e Zagor intuisce che Scure Rossa si prepara a sobillare le tribù per una rivolta generale, grazie anche ai fucili promessi da Mac Barry.

I due amici si mettono quindi in marcia per raggiungere il campo dei Wyandot e rompere le uova nel paniere ai cospiratori. Zagor, però, è ancora troppo debole e perde i sensi proprio nelle vicinanze del villaggio.

Ancora una volta è tutto in mano a Cico. Il messicano trova un rifugio sicuro dove Zagor può recuperare le forze e poi, come nella prima avventura sceneggiata da Nolitta, si prepara a impersonare per la seconda volta il giustiziere di Darkwood, questa volta con trampoli annessi per compensare il divario di altezza.

Sfruttando la penombra lunare e la distanza, il messicano fa un'intepretazione magistrale dell'amico e gli indiani perdono tutta la loro sicurezza. Scatenano la frustrazione per la ricomparsa di Zagor su Mac Barry e compari, che già pregustavano di arricchirsi con il traffico d'armi. Coffin e Mac Barry riescono a fuggire mentre Lomax ci lascia le penne, dopo essere stato abbandonato alla furia degli indiani dagli irriconoscenti soci.

Scongiurata la crisi, Zagor, che ora ha riacquistato pienamente le forze, si occupa di porre fine una volta per tutte ai loschi traffici di Mac Barry.
Li ritroveranno in una baracca nei pressi del Buco D'Argento, una pozza cristallina nella foresta. Mac Barry riuscirà ancora una volta a fuggire, mentre Coffin subisce una sonora lezione a suon di sventole e viene lasciato andare da Zagor, non dopo avergli fracassato il prezioso fucile di precisione.

Dopo un lungo inseguimento Zagor ritroverà Mac Barry in un vero e proprio luogo di malaffare: il trading post di Big Jim. I due amici si fingono compratori di armi, Cico il micidiale bandido messicano Miguel Carrera detto El Tigre e Zagor il capo Tuscarora Aquila Nera.

Una distrazione di Cico fa saltare il travestimento di Zagor e Mac Barry, che se ne stava ben nascosto là vicino, dà l'allarme. Si scatena un parapiglia e dopo qualche minuto del trading post non restano che poche macerie.

Note

Il ritorno di Nolitta non poteva essere dei migliori. In questa breve storia non manca nulla, dal tragico inizio ai vari siparetti comici, fino alla zuffa finale.

Cico si riprende con gli interessi il ruolo da coprotagonista, dimostrandosi un indispensabile aiuto per Zagor e alternando momenti solenni a rocambolesche gag comiche.

Per la prima volta viene nominato il Consiglio di Primavera che ritroveremo all'inizio delle migliori storie di Zagor, punto focale di crisi imminenti e regolamenti di conti.

Cicorabilia:

  • Cico, salva Zagor estraendogli una pallottola a due centimetri dal cuore: chirurgo.
  • Si traveste nuovamente da Zagor come aveva già fatto nella prima avventura. Questa volta con l'ausilio di trampoli: perfezionista.
  • Impersona El Tigre al campo di Big Jim.
  • Fa strage di avversari usando un vaso di rame come guantone da boxe.
Coffin, disegno di Gallieno Ferri
Coffin
Mac Barry, disegno di Gallieno Ferri
Mac Barry
Lomax, disegno di Gallieno Ferri
Lomax
Scure Rossa, disegno di Gallieno Ferri
Scure Rossa
Big Jim, disegno di Gallieno Ferri
Big Jim