o

o

o

cerca nel sito

Le pagine sui fumetti in rete| cronologie e schede | Zagor

Scheda sul numero 509 in edicola di Zagor

scheda realizzata da Vittorio Sossi
ATTENZIONE: nelle sinossi troverete anticipazioni sulla storia, anche se cerco di mantenermi sul vago. In questo caso visto che è il numero finale c'è scritto TUTTO: siete avvertiti!
Le immagini sono proprietà dei rispettivi autori, sempre indicati, e utilizzate solo a scopo informativo.

Copertina
copertina di Gallieno Ferri 
			© Sergio Bonelli Editore

Zagor 509

collana: Zenith Gigante 560

periodicità: mensile

Data Uscita: dicembre 2007

pagine: 100 - 94 tavole

prezzo: 2,70 euro

Titolo:
Il Gigante di Pietra

Storia:
Gli Indiani della Prateria (quarta parte)

Note:
termina l'avventura sull'alpinismo

editore: Sergio Bonelli Editore

copertina di Gallieno Ferri
© Sergio Bonelli Editore

La Storia

Gli Indiani della Prateria (quarta parte)

autori: Moreno Burattini storia, Michele Rubini disegni, Giuseppina Caresana Lettering

Personaggi principali: Norman Boswell, Industriale e Alpinista, Jerry Lachman alpinista, Moses, Gene e Sylvester nipoti di Boswell, Burt e Nick uomini di scorta

Sinossi

Gli Indiani della Prateria (conclusione)

Conclusione della lunga avventura iniziata nel 506, 507 e 508.
Zagor, Il magnate della finanza Norman Boswell, i tre nipoti di quest'ultimo e il veterano dell'alpinismo Jerry Lachman, hanno iniziato a risalire il costone del monte Leigh, trovandosi ben presto bloccati da un furioso temporale che ha fatto crollare il sentiero per il quale erano saliti.

Lachman è sempre più preda dei suoi incubi. Man mano che la risalita lo avvicina alla tomba di ghiaccio di suo fratello Sandy, i sensi di colpa che lo tormentano lo fanno precipitare in un delirio allucinatorio. Vede ovunque il fantasma di suo fratello ed è consapevole di essere arrivato alla resa dei conti con il suo passato.
Racconta a Zagor che fra lui e Sandy c'era un accesa rivalità, attorno al modo di amministrare il patrimonio della famiglia, sfociata spesso in accessi di ira e scontri fisici.

Zagor si rende conto che è una situazione sinistramente simile a quella delineatagli nel numero precedente da Boswell, riguardo la sua famiglia. Qualunque sia stato il destino dei Lachman, omicidio, leggittima difesa o disgrazia, Zagor vuole impedire che il Leigh sia teatro di un'altra tragedia familiare. Ormai è evidente che il misterioso mandante dei sabotaggi alla carovana Boswell, escludendo quest'ultimo, deve essere uno dei suoi nipoti.
Allora perché nella notte senza luna sul monte Leigh, è proprio Lachman che si avvicina a Boswell con l'intenzione di spingerlo nel burrone?

La verità è molto più complessa e prima di arrivarci gli scalatori dovranno affrontare la sfida più difficile. Attraversare il ghiacciaio che copre la sommità del monte. Lachman è in testa alla cordata e Zagor, il più forte, alle sue spalle. Boswell chiude la fila.
Naturale che Jerry guidi la cordata. è il più esperto del gruppo. Ma Lachman non sta seguendo la via più sicura. Si sta dirigendo verso il crepaccio dove è precipitato suo fratello, un fantasma etereo che solo lui è in grado di vedere.

Il ghiaccio cede. I cinque davanti precipitano giù e solo Boswell tiene la cordata. Zagor capisce che non potrà mai farcela a tenere il peso di tutti gli altri. Spezza la corda che lo lega ai Boswell e lui e lachman precipitano nell'abisso di ghiaccio.
Qui giace, giovane come era in punto di morte e giovane come lo vedeva il fratello, Sandy. E Lachman ricorda tutto.
Sandy aveva tentato di ucciderlo lassù, per liberarsi di lui e della sua sconsiderata avventatezza negli affari. Ma Jerry era riuscito a difendersi e a far precipitare giù il fratello minore.

Liberatasi la coscienza il vecchio alpinista muore, lasciando Zagor al buio con il problema di uscire fuori dalla tomba di ghiaccio.

Zagor viene fuori da quella situazione impossibile. E, raggiunti i compagni di cordata, si trova davanti un epilogo inaspettato.
Boswell tenta di uccidere suo nipote Sylvester!
Zagor impedisce l'omicidio ma per tutta riconoscenza Sylvester tenta di liberarsi sia di lui che dello zio.

Il giovane viene trascinato giù da una slavina prima che possa mettere in atto il suo folle proposito.

Finalmente dopo tanti sotterfugi e depistaggi sappiamo la verità. I tre nipoti, spronati da Sylvester, volevano liberarsi dell'ingombrante zio, simulando un incidente durante la scalata.
Boswell era venuto a sapere tutto. Non aveva prove, solo la sua parola. Anche se fosse riuscito a scampare alla trappola dei nipoti gli si prospettava una vita di angoscia. Con la paura dei suoi stessi familiari.
Aveva così deciso di eliminare il problema alla radice. Contattando Knofler affinché i suoi nipoti perissero durante un finto attacco alla carovana. Ma, nel momento della verità, quando aveva le vite dei suoi nipoti appesi sul baratro e alla corda che lui stesso sosteneva, non ce l'aveva fatta ad ucciderli e li aveva tratti in salvo.
Però aveva deciso di eliminare Sylvester: la vera anima nera del complotto.
Ora tutto si era risolto. Zio e nipoti superstiti si erano riavvicinati, pentiti ognuno delle proprie colpe.
E solo Zagor, oltre a loro, conosceva il terribile dramma consumatosi in cima al monte Leigh...

per una scheda sull'intera storia consultate il mio sito su Zagor alla seguente pagina.

Navigazione

Schede disponibili

Puoi trovare decine di schede sulle storie (intere non divise per numeri) di Zagor nel mio sito:

Aggiornamenti del sito