95

numeri

100
(151)


copertine

zagor 100
Collezione storica 40
Collezione storica 41

Il Mio Amico Guitar Jim

126 pagine

Guido Nolitta - Gallieno Ferri

Locazioni

Personaggi
La storia
Gli avversari
Guitar Jim, disegno di Gallieno Ferri
Guitar Jim
Marco Medina, disegno di Gallieno Ferri
Marco Medina

Zagor e Cico, dopo la straordinaria avventura che li ha visti scontrarsi con i pirati di Capitan Serpente e dopo la breve scaramuccia con i ribelli in Messico, a Puerto Juarez continuano il loro lungo viaggio di ritorno verso Darkwood e sono a Galveston in attesa di un imbarco per New Orleans, dove saranno invischiati nella congiura dei sanguinari Ribelli della Louisiana.

Nell'atmosfera sonnacchiosa di Galveston vegeta una popolazione di disperati intrappolata tra il miraggio delle miniere d'argento e la minaccia degli Apaches dell'entroterra.

I piani di rientro dei due amici vengono scombinati quando incontrano casualmente in una bettola un furfante canterino di vecchia conoscenza: Guitar Jim!

Il ragazzo sembra aver messo la testa a posto. È uscito dal carcere di Fort Glory per buona condotta e sbanca il lunario suonando la chitarra, e non la pistola, per gli avventori del saloon, cercando di racimolare qualche soldo per riprendere il viaggio verso la California, dove pensa di far fortuna.

I tre "amici" passano un'allegra serata fino a quando non si presenta al Buscadero un elegante straniero di nome Julio Ordonez in compagnia del capitano Opkins, l'autorità, per modo di dire, del villaggio.
Ordonez deve raggiungere un vecchio amico nella Solitude Valley, ma ha bisogno di una squadra di gente disposta a tutto, per tenere lontani gli apaches che spadroneggiano nelle montagne circostanti.
L'offerta è allettante: i rischi sono alti ma Ordonez offre 500 dollari a cranio per una settimana di lavoro.
Tre spiantati disposti a tutto accettano di accompagnarlo: Manuel Romero, Fermin Murillo e Ricardo. Subito imitati da Guitar Jim che vede nei cinquecento dollari il biglietto di andata per la California.
Zagor e Cico rifiutano seccamente l'offerta, ma vengono presi di mira da Murillo, un ottuso attaccabrighe. Si scatena una rissa e i tre messicani non macano di sfoderare affilati coltellacci. Zagor si prepara ad affrontarli quando viene colpito alle spalle.
Quando rinviene, Cico lo informa che è stato proprio quel farabutto di Guitar Jim a stenderlo invece di combattere al suo fianco come aveva dichiarato.

Zagor non digerisce l'ennesimo tradimento e si mette sulle tracce della spedizione per dare una lezione al biondo giovinastro.

Raggiungono Ordonez e gli altri sui monti Guadalupe, nel bel mezzo del territorio Apache. Il gruppo di Ordonez si trova in una posizione a dir poco disperata. Sono circondati dagli indiani che li stanno massacrando.
Il capo degli Apaches, Chorrito, dotato di una agilità eccezionale, di un fucile e di una mira micidiale, uccide uno dopo l'altro gli uomini assoldati da Ordonez.
Cico accetta con filosofia l'impossibilità di risolvere la situazione e si appresta a tornare indietro, ma Zagor non può lasciare che quegli sciagurati siano trucidati. Il messicano prova a convincerlo del contrario ma non riesce nell'impresa.

L'unico modo per frenare la furia degli indiani è catturare Chorrito. Zagor riesce a sgusciare tra le fila degli assalitori e a catturare la preda. Chorrito si dimostra un uomo intelligente oltre che un valoroso guerriero. Non si fida di Zagor ma la pressione della canna della pistola sulla tempia lo tiene tranquillo.
Lo Spirito con la Scure gli promette che una volta scortati gli invasori bianchi a destinazione lo lascerà andare. Chorrito non gli crede ma non può fare altrimenti.

Gli indiani si ritirano e Zagor e Cico si riuniscono al gruppo ormai decimato; restano in piedi solo Ordonez, Guitar Jim e altri quattro uomini. Dei tre messicani è rimasto in piedi il solo Ricardo.

Zagor dà istruzioni affinché non sia torto un capello a Chorrito che è la loro unica carta per la salvezza e poi sfoga tutta la sua furia su Guitar Jim, gonfiandolo di botte.

Il gruppo riprende la marcia, Chorrito se ne sta buono, fino a quando non trova l'occasione per fuggire. Dopo aver distratto l'uomo che lo teneva sotto tiro, sfrutta la sua velocità e la sua agilità per allontanarsi velocemente tra le rocce; ma non è più veloce della pioggia di pallottole che i suoi sconsiderati carcerieri, gli vomitano addosso, prima che Zagor riesca a fermarli.

Gli apaches hanno visto e sanno: segnali di fumo si moltiplicano fra i pinnacoli di roccia e il gruppo si lancia in una corsa furiosa per raggiungere Solitude Valley e la fattoria del presunto amico di Ordonez.

Qui assistiamo a una sorpresa inaspettata. Ordonez, che si era già dimostrato nelle occasioni precedenti un individuo privo di qualsiasi scrupolo, non è affatto un amico di Medina, il proprietario del ranch.
Dopo aver annunciato che gli porta un messaggio da parte di un certo Ignacio Vargas, spara a bruciapelo sul povero agricoltore non riuscendo però a finirlo. Zagor interviene disarmando il killer.
A questo punto si arriva ad uno stallo di breve durata. Gli uomini di Ordonez sono altrettanto disorientati dallo sviluppo della vicenda ma quando quest'ultimo offre duemila dollari per la pelle di Zagor sono tutti pronti a farlo fuori... tranne uno.
Con un nuovo colpo di scena Guitar Jim si schiera al fianco dell'"amico" e dà tempo a tutti di ripararsi dentro il povero ranch di Medina.

A questo punto spiega a Zagor perché lo ha colpito a tradimento nel saloon: soltanto per impedire che la rissa con quei disperati non si risolvesse in modo sanguinoso.
Gli assediati cercano di organizzarsi ma la situazione è disperata. Zagor è ferito, Guitar Jim ha pochi proiettili e Cico non trova di meglio che sprecarne altri impallinando il nulla.
Medina dal canto suo spegne le ultime speranze: Vargas lo vuole morto e quei sicari non si fermeranno. Lui e Vargas erano due rapinatori di banche e lui lo ha abbandonato perché troppo sanguinario. Ultimamente Medina ha scoperto che Vargas invece di essere assicurato alla giustizia, non si sa in quale modo è diventato governatore dell'Oklahoma: è quindi disposto a pagare qualsiasi cifra pur di mettere a tacere l'unica persona che potrebbe mandarlo in galera.
Inconsapevole del fatto che Medina si sia ritirato da tempo in quelle lande desolate facendo lavorare e aiutando gli indios e non abbia alcuna voglia di perdere tutto per testimoniare contro di lui: un atto che lo porterebbe sicuramente dietro le sbarre.

Nel frattempo l'assedio si inasprisce. Guitar Jim riesce a far fuori un assediante, ma i tre rimasti decidono di passare alle maniere spicce e danno fuoco al tetto di paglia del misero ranch.
I tre amici e Medina sono costretti a tentare una sortita disperata, pronti ad affrontare il nugolo di pallottole pronto ad accoglierli, ma trovano ad aspettarli solo una distesa di cadaveri.
Gli apaches hanno avuto la loro vendetta.
Hanno assistito a quello che è successo al ranch, conoscono e apprezzano Medina, per cui non hanno avuto problemi a capire da quale parte fosse il torto e chi fossero i veri carnefici di Chorrito.

Medina accompagna Zagor e gli altri a un crocevia. Da qui Guitar Jim, al quale regala 300 dollari, potrà proseguire per la California, mentre Zagor e Cico potranno tornare a Galveston ad attendere un imbarco per New Orleans.
Quanto a lui, Medina, dopo aver riflettuto prende la decisione giusta. Tornerà in Oklahoma e farà condannare Vargas, anche se questo gli costerà qualche anno di galera.

Le strade di Zagor e Guitar Jim si separano nuovamente: lui diretto ad ovest e loro due a est.
Jim intona una triste ballata, affermando che prima o poi vagabondi come loro si rincontreranno e Zagor lo saluta in cuor suo, appellandolo per la prima volta, con sincerità: "amico".

Note

Ultima apparizione di Guitar Jim versione Nolitta.
Quello che lascia ai posteri è un personaggio che ha completato la sua formazione e qualsiasi storia successiva aggiunge poco al ritratto.
La drammatica vicenda dello Sceicco Bianco, aveva brutalmente insegnato al chitarrista pistolero che la portata delle sue azioni si ripercuoteva tragicamente sulle altre persone coinvolte loro malgrado, che lui ne avesse intenzione o meno.
In questa storia, Nolitta è abilissimo a scombinare nuovamente le carte, facendoci credere che Jim non sia poi tanto cambiato, che sia sempre pronto a passare dalla parte del torto qualora se ne presenti l'occasione e la convenienza, che sia, come all'inizio, subdolo e inaffidabile, addirittura da colpire Zagor a tradimento. All'inizio della storia nessuno, tantomeno lo Spirito con la Scure, avrebbe l'ardire di definire Jim un "amico".
Nel finale svela l'inganno che ha orchestrato: mentre Ordonez, che si proclamava amico di Medina, in realtà è solo un sicario prezzolato da un altro presunto "amico", Vargas, ribadendo che la via del crimine NON può andare a braccetto con il concetto di amicizia, Jim, che aveva tradito la nostra fiducia, si dimostra un vero amico, pronto a rinunciare a un facile guadagno e rischiare la propria vita per salvare quella di Zagor, Cico e Medina.
Certo il sorriso sornione di Jim ci fa capire che lui sarà sempre tentato dalla via del crimine, è la sua natura scegliere la strada più facile, ma sarà sempre lì se ci sarà bisogno di lui.
Anche se lui e Zagor sono due vagabondi, la vita non è fatta di scorribande solitarie ma di rapporti leali, di scelte difficili e generose.

Nelle storie successive Jim conserverà tutte queste caratteristiche. Verrà aggiunta dai vari autori una vena romantica che lo vede spesso innamorato al punto, a volte, da farsi manipolare dalla donzella di turno.

Per quanto mi riguarda, data l'età, ho letto a ritroso le avventure di Guitar Jim, proprio a partire da questa, per passare poi alla Mano di Allah, per finire con Gli Sciacalli della Foresta. Quindi non avevo alcuna base per apprezzare la crescita del personaggio.
Nonostante tutto ho un ottimo ricordo di questo albo. Mi ricordo la simpatia istintiva provata per il chitarrista, la delusione quando colpisce Zagor alle spalle e l'euforia quando estrae la pistola dalla chitarra e porta tutti in salvo all'interno del ranch.
La tavola finale è, ancora oggi, commovente.

Ritroveremo Guitar Jim nella storia di Castelli, l'orchidea rossa.

Le canzoni di Guitar Jim:
- On Springfield Mountain - ballata che risale nella sua prima versione addirittura al 1761. Potete ascoltarne una versione a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=nxxt16uZY1c (se la reggete, perché è veramente una palla :D )
- Wicked Polly - questa è molto meglio, la potete ascoltare a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=2jCIOuDQous
- I'm Going away to texas . questa non l'ho trovata.

Cicorabilia:

Julio Ordonez, disegno di Gallieno Ferri
Julio Ordonez
Capitano Opkins, disegno di Gallieno Ferri
Capitano Opkins
Manuel Romero, disegno di Gallieno Ferri
Manuel Romero
Fermin Murillo, disegno di Gallieno Ferri
Fermin Murillo
Ricardo, disegno di Gallieno Ferri
Ricardo
Chorrito, disegno di Gallieno Ferri
Chorrito