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Iniezioni di ferro contro l'effetto serra

di Silvia Sorvillo

Antartide. I ricercatori del Niwa ripongono le loro speranze nella crescita del fitoplancton

Dal quotidiano Ultime Notizie . Venerdì 5 marzo 1999
ricercatori al lavoro Antartico Un gruppo di operatori
scientifici dell'Enea al lavoro
(foto Enea)

SIDNEY. Le alghe potrebbero salvarci dall'effetto serra. Questo è quello che credono i 26 scienziati del Niwa, l'Istituto neozelandese di ricerca per le acque e l'atmosfera. L'accumulo dei gas di combustione che causa il riscaldamento globale può essere contenuto dal fitoplancton, componente microscopico, animale e vegetale, che abita nelle nostre acque. A febbraio gli studiosi, provenienti da vari Paesi, si sono prodigati in una serie di iniezioni di ferro su 55 chilometri quadrati di Mare Antartico per stimolare la crescita delle prodigiose alghe.

Il nero metallo, reso visibile mediante marcatura con colorante, si è esteso su una zona di oltre 150 chilometri quadrati. Gli scienziati hanno eseguito il monitoraggio per verifìcare gli effetti di questa nuova terapia operando da una nave del centro di ricerca. I risultati sembrano essere stati positivi: il ferro ha indotto la crescita del fitoplancton e quest'ultimo ha a sua volta assorbito il biossido di carbonio, più "tristemente" noto come anidride carbonica.

il fitoplancton ha assorbito una quantità significativa di biossido di carbonio

Rob Murdoch, portavoce del Niwa, ha confermato che "Non solo la fioritura del fitoplancton è risultata molto estesa, ma ha assorbito una quantità significativa di biossido di carbonio durante il periodo di studio". In questo modo è stata confermata la teoria del team scientifico per cui è la carenza di ferro a frenare la crescita del fitoplancton antartico.

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Scienzità è stato realizzato da Silvia Sorvillo e Vittorio Sossi